Come Comporre Colonne Sonore — 3h 7m 58s
Scrivere Colonne Sonore da Cinema
Fino ad ora abbiamo fatto tanta pratica con la composizione e produzione di musica per immagini. Abbiamo già, a tutti gli effetti, dato risposta alla domanda “come si diventa compositori di colonne sonore?”
In poche parole la risposta è: imparando (o sapendo) scrivere musica, e poi ad applicare queste conoscenze alla musica per immagini. Inutile ripeterne ancora una volta le particolarità: la musica per immagini comprende tutti i generi, è veramente il banco di prova della versatilità e dell’intraprendenza per qualsiasi musicista.
Ora, che si possieda oppure no una preparazione formale di musica, ci sono cose che trascendono dalla composizione formale e si ritrovano anche nella musica spontanea, nel folk, nel pop creato da persone con un buon orecchio ma che non saprebbero distinguere una nota sul pentagramma (o sul piano roll). Tra queste troviamo le cadenze, in pratica la punteggiatura della musica.
Qualsiasi canzone di successo segue tutti gli schemi formalizzati in centinaia di anni di storia della musica – anche quando gli autori non sanno che lo stanno facendo. È una forma di apprendimento per osmosi, che viene erroneamente scambiata per talento naturale. Invece, il “talento naturale” non esiste. Esistono due vie che portano allo stesso risultato:
- Reinventare la ruota ogni volta, affidandosi all’esperienza musicale e a studi occasionali
- Fare un po’ di fatica una volta sola, all’inizio, e da allora in poi sapere sin dal primo momento quale è la soluzione giusta
È persino inutile dire quale delle due alternative sia preferibile e dotata di maggiore buonsenso. Ma questo non vuol assolutamente dire che non si possa arrivare a questa lezione, e persino a completare tutto il corso, anche senza aver approfondito gli aspetti formali e teorici (che, a conti fatti, sono in realtà molto pratici).
Scopo di questa settimana è contemporaneamente fare una ricapitolazione degli aspetti essenziali di composizione, attraverso l’analisi rilassata e molto pratica di un brano sofisticato, e anche aprire agli studenti un nuovo livello di consapevolezza rispetto alla musica da cinema.
Corsi e scuole di musica da film, per non parlare dei manuali, tendono a riassumere in modo un po’ troppo semplicistico, sempre le stesse regole. Si associano i generi cinematografici con gli aspetti musicali più comuni: modi, ritmo, strumentazione. Finita così.
È per questo motivo che su YouTube (e persino in qualche corso a pagamento, specialmente nei più economici videotutorial di musica ma – purtroppo – anche in qualche scuola online straniera) ci sono ricette apparentemente facili che indicano come ottenere un determinato risultato.
E il risultato lo si ottiene, ma esattamente come quando si segue una ricetta: è una “fotocopia”, la riproduzione, di una specifica combinazione che va bene insieme.
Non è questo che deve fare un compositore che voglia avere successo. Le ricette preconfezionate le possono applicare tutti.
Bisogna invece acquisire quella consapevolezza profonda che è l’obiettivo questo corso. Sapere cosa si fa, sapere perché lo si fa.
Comporre Colonne Sonore è molto più del solo applicare “ricette”
Questo è il “nuovo livello di consapevolezza” che vogliamo raggiungere durante il ciclo di lezioni che ha inizio con questa settimana. Riuscire a vedere all’interno di un brano gli elementi che lo definiscono non più come “regole” o “ricette” ma in modo organico.
Questa settimana di lezione nasce infatti direttamente dalle richieste degli studenti e attraverso l’analisi di un brano completo, dall’inizio alla fine, pone l’accento su ogni aspetto che contribuisce alla sua riuscita.
È ben lontana dall’essere una passiva trasmissione di informazioni, perché coinvolge lo studente nel procedimento creativo portando ognuna delle spiegazioni nella pratica tangibile (e nell’ascolto critico, di reference).
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Anche i più esperti potranno trovare una prospettiva interessante all’interno delle lezioni, perché è a partire da qui che uniamo finalmente i due capi dello stesso filo che abbiamo seguito settimana dopo settimana durante questo corso di composizione di colonne sonore: la musica e la narrazione.
Nella forma classica dell’esposizione, dello sviluppo e della ricapitolazione si trova l’essenza stessa tanto della musica quanto del cinema. Ed è sorprendente vedere nella pratica quanto siano somiglianti la musica di centinaia d’anni fa e quella di oggi.
Gli esempi sarebbero sterminati, ma facciamone uno solo: Michael Jackson adopera esattamente gli stessi espedienti musicali di un corale di periodo classico. Dopotutto se qualcosa funziona, e funziona da centinaia di anni, è davvero possibile ignorarla e inventare qualcosa di nuovo? No, sarebbe semplicemente sciocco, e chi fa buona musica, di successo, è tutt’altro che uno sciocco.
Ancora, dopo aver visto quanta efficacia pratica sia nascosta dietro a concetti che già conosciamo, ci sposteremo verso la parte più formale della struttura cinematografica.
Se finora abbiamo scritto “musica per immagini”, è il momento di osservare le cose da un punto di vista più completo e organico: all’interno di quella che è la ripartizione narrativa di qualsiasi film o videogame.
Cinema e videogiochi, ricordiamolo, sono forme di narrazione frammentata. La musica è tipicamente una forma artistica continua. Questo problema nel raccordare le due arti fu notato già negli anni trenta da Max Steiner ed è alla base dell’evoluzione del film scoring nella forma d’arte ibrida che conosciamo oggi.
A partire dalla prossima settimana, intitolata comporre musica per trailer, daremo tanto spazio alla frammentazione del materiale musicale. Frammentazione narrativa, di significato, o anche solo funzionale a quello che sta avvenendo in scena o nel gioco. Il dialogo, ad esempio.
Applicando la stratificazione dei suoni, potremo creare varianti (e non variazioni) essenziali per la musica di videogame ma utili anche per il vantaggioso mercato della musica in licenza, o licensing.
Adoperando le conoscenze narrative, potremo poi classificare correttamente i suoni diegetici ed extra-diegetici che compongono la colonna sonora. Ed è già la prossima settimana che uno dei metodi originali e inediti spiegati nel corso darà completezza a una promessa fatta sin dall’inizio: comprendere a pieno l’underscoring, dagli aspetti strettamente formali fino al più minuscolo dei dettagli pratici.
Nelle settimane ancora successive vedremo in dettaglio come conciliare struttura narrativa e struttura musicale, come affrontare i generi e specialmente come isolare quello che davvero conta nella musica per immagini: le situazioni.
Conosci meglio Susanna Quagliariello
Compositore / produttore cinematografico / autore pubblicato. Laurea in Storia e Critica del Cinema, master di alta formazione, licenza triennale di conservatorio, diploma specialistico di composizione e orchestrazione per musica da film. Amministratore VFX Wizard e direttore della scuola online.
01. Il senso di quanto abbiamo fatto finora
Durata: 3m 33s
02. Il Terzo e Ultimo Step
Durata: 2m 31s
03. Dal Pop a Hollywood: per guadagnare torniamo sempre “a casa dei nonni”
Durata: 2m 04s
04. Il Contrappunto nella pratica
Durata: 4m 23s
05. Da Beethoven a Michael Jackson: le soluzioni musicali che funzionano
Durata: 4m 05s
06. Ritmo e Movimento delle voci
Durata: 2m 57s
07. Come muoversi: Moto Congiunto e Moto Disgiunto
Durata: 2m 52s
08. Cantabilità e Moto Congiunto
Durata: 4m 23s
09. L’importanza della linea di Basso
Durata: 4m 03s
10. Alternare le linee in primo piano
Durata: 1m 58s
11. Un suggerimento dal passato: Preparare le Dissonanze
Durata: 3m 11s
12. Utilità moderna delle dissonanze preparate
Durata: 2m 47s
13. Esempio pratico: la dissonanza in un Accordo di Settima
Durata: 3m 50s
14. Preparare e risolvere un accordo Dissonante
Durata: 4m 23s
15. Preparazione dell'Accordo Dissonante
Durata: 2m 32s
16. Risoluzione dell'Accordo Dissonante
Durata: 3m 05s
17. Recap: Preparazione e Risoluzione di un Accordo Dissonante
Durata: 1m 58s
18. Dal Contrappunto a Michael Jackson: il Ritardo
Durata: 4m 43s
19. Il Ritardo e gli Accordi Sus
Durata: 3m 09s
20. Recap: la tecnica del Ritardo
Durata: 2m 59s
21. Terminologia (sì, serve davvero)
Durata: 3m 00s
22. La Tecnica della Nota di Passaggio
Durata: 3m 48s
23. Distanza e direzione nella Nota di Passaggio
Durata: 4m 07s
24. Recap: usare la Nota di Passaggio per aumentare l’interesse del brano
Durata: 4m 05s
25. Note Estranee all'Armonia
Durata: 4m 19s
26. L’importanza dell'Equilibrio e del Controllo
Durata: 2m 30s
27. Esposizione. Sviluppo. Ripresa.
Durata: 3m 34s
28. Le tre fasi nel Corale di esempio
Durata: 2m 55s
29. Il Discorso musicale come Racconto
Durata: 3m 33s
30. Punteggiare il discorso musicale con le Cadenze
Durata: 2m 57s
31. L’Esposizione e la Cadenza Sospesa
Durata: 3m 17s
32. La Cadenza Autentica Imperfetta
Durata: 4m 06s
33. Domanda e Risposta nel discorso musicale
Durata: 2m 08s
34. Lo Sviluppo e “la strategia della Tensione”
Durata: 5m 44s
35. La Cadenza d’Inganno
Durata: 2m 53s
36. Altri modi per incrementare la tensione
Durata: 4m 48s
37. Ripresa: la prima parte
Durata: 2m 40s
38. Ripresa: il finale con la Cadenza Autentica Perfetta
Durata: 3m 37s
39. La Terza di Piccardia e il rit. finale
Durata: 4m 07s
40. Recap: i vantaggi di usare Esposizione, Sviluppo e Ricapitolazione
Durata: 3m 40s
41. Comporre come Demostene
Durata: 2m 53s
La nuova sfida: Comporre per il Cinema
42. Una Colonna Sonora è un lavoro di squadra
Durata: 5m 26s
43. Modalità e costi della produzione professionale
Durata: 4m 15s
44. “L’ispirazione è per i dilettanti” – Chuck Close
Durata: 4m 13s
45. La funzione e la forma dello Spotting
Durata: 4m 14s
46. Regole pratiche sullo Spotting
Durata: 3m 43s
47. La grande risorsa della “Temp Track”
Durata: 4m 19s
48. Quando le “Temp Track” danneggiano il compositore
Durata: 2m 45s
49. Non essere sempre originale: Williams, Silvestri e il “Common Man” di Copland
Durata: 4m 22s
50. Perché comporre significa raccontare storie
Durata: 3m 02s
51. Beethoven e la Musica a Soggetto
Durata: 3m 53s
52. Wagner e la Gesamtkunstwerk
Durata: 3m 27s
53. La narrazione al cinema e nella musica: analogie e differenze
Durata: 4m 12s