Teoria Musicale e Sequencer — 3h 52m 21s
Impariamo a usare i Sequencer MIDI
Per quanto strano possa sembrare, i sequencer MIDI non sono un prodigio di tecnologia. La maggior parte di quello che fanno non è cambiata molto dalla fine degli anni ottanta.
Naturalmente i risultati sono cambiati, e tanto. Ma dipende più che altro dalle sofisticate sample library e dalla potenza di calcolo cresciuta a dismisura.
Nel 1995 una libreria orchestrale di alta qualità poteva occupare lo spazio di un CD-Rom: 500 megabyte. Oggi, quel numero “cinquecento” è rimasto praticamente lo stesso.
Ma l’unità di misura è cambiata, e parliamo di gigabyte.
Proprio per questo, esiste un fraintendimento di fondo nella produzione musicale digitale. Pensare che siano i sequencer a determinare la qualità del suono.
Niente di più sbagliato.
Non è compito dei sequencer produrre i suoni, il loro lavoro è soltanto di fornire informazioni sulla durate delle note agli strumenti virtuali che a loro volta, effettivamente, generano i suoni.
In qualche caso si tratta di suoni sintetici, gli abusati Synth, ma molto più spesso nella scrittura di colonne sonore per la musica da film si adoperano suoni campionati. Registrazioni di note suonate dal vero e ben organizzate in una collezione definita “sample library”.
In questa settimana riprendiamo i concetti di base già espressi nell’introduzione e scendiamo nei dettagli pratici del funzionamento dei sequencer, lavorando in concreto su un progetto pratico ma anche approfondendo le operazioni essenziali che dobbiamo essere in grado di eseguire con scioltezza in qualsiasi sequencer.
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Sequencer e Piano Roll
Il punto chiave della lezione è sicuramente il “piano roll”, la particolare rappresentazione scelta dai sequencer e che prende il nome dai rulli di carta che facevano suonare melodie alle pianole meccaniche del 1800.
Il piano roll ha un grande pregio: è facile da comprendere per chi non è musicista. Le note MIDI appaiono ben chiare, una dopo l’altra, e la loro durata non viene espressa con la notazione musicale tradizionale, ma – appunto – dallo spazio che occupano sullo schermo.
Da questo deriva anche il grande difetto del piano roll:che essendo orientato per sequenze di note, dà un maggiore risalto allo sviluppo orizzontale della composizione rispetto a un classico “concert score”.
Andando avanti con le lezioni, lo svantaggio di questa impostazione diventerà evidente anche ai non musicisti, ma nella pratica ci sono molti modi per ovviare all’inconveniente.
Scrivendo musica da film, e specialmente musica digitale che deve sembrare vera, non esiste nessuna vera alternativa al sequencer e al grado di controllo che è possibile esercitare.
Per quanto siano efficaci, soluzioni come l’estensione NotePerformer per Sibelius sono sempre strumenti per ottenere una rapida e convincente anteprima della musica, piuttosto che una realistica riproduzione di un brano.
Un modo molto facile per riassumere questi concetti è di pensare che i software di notazione, come Finale e Sibelius, consentono una vista d’insieme della composizione: lo spartito.
I sequencer sono più simili alle singole partiture che si ricavano dallo spartito. Soltanto che invece di essere eseguite ognuna da un orchestrale, spetta al compositore virtuale il compito di infondere anima e movimento alle parti.
Ben lontano dall'essere uno svantaggio, questo approccio consente al compositore di realizzare esattamente la propria idea musicale, facendola suonare precisamente come l'aveva pensata.
Proseguiamo poi con il crash course di teoria musicale per fissare bene nella mente i concetti essenziali che ci permetteranno di scrivere musica formalmente corretta e efficace.
Conosci meglio Susanna Quagliariello
Compositore / produttore cinematografico / autore pubblicato. Laurea in Storia e Critica del Cinema, master di alta formazione, licenza triennale di conservatorio, diploma specialistico di composizione e orchestrazione per musica da film. Amministratore VFX Wizard e direttore della scuola online.
01. Questa e le prossime settimane: “Be Water”
Durata: 4m 39s
Sequencer: “Be Water” con Cubase
02. Mute di note e gruppi di note
Durata: 2m 54s
03. Cambiare nel Display Controller la Velocity
Durata: 3m 07s
04. Matita, Line e Infoline per la Velocity
Durata: 3m 42s
05. Gestione strumenti virtuali
Durata: 6m 18s
06. Inserimento dei Marker e loop delle tracce
Durata: 1m 42s
07. Il MIDI Cycle Record Mode
Durata: 4m 20s
08. Show Lanes e registrazione di Lane
Durata: 3m 09s
09. Glue nelle Lane
Durata: 2m 49s
10. Merge MIDI nelle Lane
Durata: 4m 53s
11. Come inserire un video
Durata: 3m 33s
12. Import Video FPS e estrazione audio
Durata: 1m 59s
13. Mostrare miniature del video
Durata: 3m 44s
14. Sincronizzazione audio video
Durata: 1m 48s
15. Gestire il Timecode SMPTE
Durata: 3m 37s
16. Snap e griglia allineata a Bar o Beat
Durata: 3m 33s
17. Valutazione critica del video I
Durata: 3m 01s
18. Valutazione critica del video II
Durata: 2m 15s
19. Concetto di Spotting
Durata: 2m 26s
20. Come individuare gli elementi essenziali
Durata: 2m 34s
21. Marker Track e Inspector
Durata: 2m 21s
22. Gestione dei Marker
Durata: 3m 53s
23. Recap: pianificazione, spotting, marker
Durata: 1m 44s
24. Trovare i BPM dell'idea musicale
Durata: 2m 43s
25. Marker ancorati al contenuto video
Durata: 4m 39s
26. Modifiche ai BPM
Durata: 3m 11s
27. Creare un motivo in pratica: improvvisazione e ripetizione
Durata: 3m 49s
28. Modifiche al materiale melodico
Durata: 3m 01s
29. Sincronizzazione della melodia con le immagini
Durata: 4m 52s
30. Gestire gli strumenti virtuali del sequencer
Durata: 3m 22s
31. I Quick Controls della Instrument Track
Durata: 1m 21s
32. Gestione Delay e Reverb con i Quick Controls
Durata: 2m 25s
Sequencer: “Be Water” con Logic Pro X
33. Apertura del video e FPS
Durata: 3m 13s
34. Ritmo del video: costante o concitato
Durata: 3m 15s
35. Classificare stile, ritmo delle immagini e contenuto
Durata: 3m 29s
36. Sincronizzazione SMPTE del video
Durata: 4m 03s
37. Gestione dei Marker e traccia Marker
Durata: 3m 51s
38. Navigazione rapida tra i Marker
Durata: 1m 19s
39. La pianificazione inziale
Durata: 2m 09s
40. Prima di comporre: Lock SMPTE Positions
Durata: 3m 15s
41. Trovare i BPM adatti al video
Durata: 2m 04s
42. BPM e Metro 4/4
Durata: 3m 57s
43. Analisi ritmica del video
Durata: 2m 15s
44. Continuiamo l'analisi ritmica
Durata: 3m 26s
45. La traccia di riferimento (niente paura se sei agli inzi)
Durata: 1m 51s
46. Lo “sketch al piano” della colonna sonora
Durata: 2m 41s
47. Prima possibile traccia
Durata: 3m 18s
48. Lasciare spazio agli effetti audio
Durata: 3m 56s
49. Elementi di composizione
Durata: 2m 50s
50. La ripetizione nella composizione musicale
Durata: 5m 03s
51. Allineare motivo e immagini
Durata: 3m 46s
52. Dare spessore allo sketch
Durata: 4m 59s
53. Lavorare sulla strumentazione
Durata: 3m 44s
54. Strumenti virtuali e Velocity
Durata: 2m 04s
55. Uso creativo del Delay
Durata: 4m 21s
56. Gli Smart Controls per sound design veloce
Durata: 5m 18s
57. Automazioni dei parametri
Durata: 5m 08s
58. Effetti Sonori e Apple Loops
Durata: 4m 51s
59. Usare file audio
Durata: 2m 46s
60. Editing dell'audio
Durata: 3m 19s
61. I controlli di Snap
Durata: 2m 42s
62. Modificare l'audio con gli Smart Controls
Durata: 4m 16s
Teoria Musicale
63. La Scala Maggiore I
Durata: 4m 17s
64. La Scala Maggiore II
Durata: 4m 26s
65. La Scala Maggiore III
Durata: 4m 07s
66. La Scala Maggiore IV
Durata: 3m 02s
67. La Scala Maggiore V
Durata: 5m 51s
68. Scegliere tra gli Enarmonici
Durata: 4m 05s
Materiale didattico
Video da sonorizzare
Download ZIP: Video H264 (mp4), compresso in .zip
Progetto di riferimento
Download ZIP: Cubase Pro, compresso in .zip
Progetto di riferimento
Download ZIP: Logic Pro X, compresso in .zip
Progetto di riferimento (versione completa, anche per prossima settimana)
Download ZIP: MIDI, compresso in .zip