Come aggirare il controllo automatico del guadagno
Esistono prodotti commerciali, come il preamplificatore JuicedLink, e soluzioni fai-da-te, proposte su forum e video youtube. Si basano tutte sullo stesso principio, ma con metodi differenti, e adoperano un canale del segnale stereofonico per iniettare un segnale di livello costante riprodotto da un qualsiasi lettore mp3.
Lo schema di collegamento (dai graffi si capisce che ascolto tanta musica e dall'incisione che sono una fan di Harry Potter :-)
Come disabilitare il guadagno automatico con questo metodo
Il meccanismo è molto semplice e tutto quello che occorre è:
- Un segnale audio (iPod, Notebook)
- Un adattatore mono - stereo per miscelare i due segnali
- Due cavi di collegamento
Colleghiamo la sorgente audio costante a uno dei due canali dell'adattatore, e il microfono all'altro. Colleghiamo l'adattatore all'ingresso della 550D o della Canon 7D (o di un'altra fotocamera, ma con attenzione, leggi la nota sotto). Avviamo la riproduzione del segnale. Da questo momento in poi, un canale viene saturato e il controllo di guadagno viene aggirato sull'altro.
Quale canale usiamo, destro o sinistro, non ha importanza. Su uno dei due inseriamo il tono, sull'altro canale viene registrata la traccia audio normale del microfono. Poiché il segnale costante è di livello elevato, il controllo automatico non sente il bisogno di aumentare l'intensità del suono e questo apparentemente "disabilita" il controllo di guadagno automatico preservando la traccia che contiene l'audio vero e proprio. In più, mantiene attiva la protezione dai picchi.
Si tratta in sostanza di una tecnica simile a quella degli spoiler signal usati nei sistemi di protezione dalla copia per i dispositivi analogici: vengono fornite informazioni fittizie per ingannare il sistema.
Gli spoiler signal lo fanno per distorcere le registrazioni copiate, noi lo faremo per non distorcere la registrazione originale!
Attenzione: quello che stiamo facendo non è corretto! Stiamo collegando un segnale a livello linea (l'uscita dell'iPod o altra uscita cuffia) ad un ingresso livello mic. Nel caso specifico della Canon 550D funziona, probabilmente perché la sezione limitatrice dell'AGC è stata progettata pensando proprio a un'utenza casalinga che avrebbe potuto collegare anche l'uscita dello stereo all'ingresso del microfono ("se ci entra, andrà bene") ma un collegamento del genere potrebbe causare danni con altre macchine.
Ma funziona veramente?
Sì! Da questo momento in poi lavoriamo normalmente e al momento di montare il girato, rendiamo muta la traccia con il segnale costante, lavoriamo insomma come se non fosse mai stato aggiunto. In alternativa, possiamo usare una funzione come il Breakout to Mono di Adobe Premiere, che crea due clip audio separate e adoperare una sola traccia monofonica scartando quella con il tono costante.
Giudica la differenza tra la registrazione con il microfono collegato direttamente alla 550D e con l'inserimento dei diversi toni nel video che segue:
Un test con quattro registrazioni e lo stesso microfono, cambia solo il tipo di tono iniettato sul secondo canale: nessuno, sinusoide a 10kHz, sinusoide a 20kHz e rumore bianco
La prima registrazione è piena di rumore e clipping, il solito difetto dell'AGC. La seconda, per la maggior parte di noi, avrà un fastidioso fischio, comunque molto debole. La terza e la quarta dovrebbero sembrarti uguali come livelli e qualità, ma qualcuno potrebbe notare la presenza del fischio anche nella terza registrazione.
Ribadisco che tutte queste sono le sole tracce del microfono registrate dalla 550D, la traccia con il segnale costante è già stata cancellata. Allora perché sentiamo questi disturbi nella prima e forse anche nella seconda?
Che differenza c'è tra usare toni o il rumore?
Quasi tutte le soluzioni fai-da-te suggeriscono di usare un tono audio tra i 16Khz e i 20Khz. Il ragionamento è che queste frequenze si trovano al limite delle frequenze udibili e quindi non incidono sulla qualità della registrazione.
In realtà questo non è vero, la capacità di sentire alte frequenze si riduce con gli anni, è vero, ma comunque il suono arriva alle nostre orecchie e, cosa peggiore, a quelle delle plugin e degli strumenti che utilizzeremo per il mastering audio finale.
Questo è molto importante perché anche se scartiamo la traccia con il segnale audio ad alta frequenza, una eco di questo sarà comunque presente anche nell'altro canale! Sembrerebbe una cosa impossibile, perché abbiamo registrato due segnali separati e distinti. Ma abbiamo sentito sopra che succede per davvero.
Dobbiamo ricordare che un segnale audio è sempre un'oscillazione. Infatti, se disegnassimo una forma d'onda costante sempre al massimo livello, insomma un click permanente, il sistema di registrazione la ignorerebbe. Quello che un sistema di guadagno misura, infatti, è l'intervallo tra i punti inferiori e superiori del segnale: la sua ampiezza.
Ora, poiché il guadagno automatico funziona come una regolazione di volume, e reagisce velocemente, ogni volta che il segnale "costante", il tono, presente su un canale scende di livello, il controllo di guadagno cerca di compensare entrambi i canali.
Tutto questo avviene così velocemente che il livello percepito sull'altro canale rimane praticamente costante, ma se usiamo una frequenza abbastanza bassa diventa facilmente percepibile la presenza di questo disturbo, che somiglia al fischio originale ma è in realtà un continuo cambio di volume che avviene alla stessa frequenza. Usando una frequenza intorno ai 19Khz, comunque, il disturbo diventa praticamente inudibile.
Se usiamo un tono continuo, l'audio migliora ma presenta degli alias: col rumore bianco scompaiono
Una soluzione migliore, rispetto all'uso di un tono, è impiegare del rumore bianco. Il rumore è una distribuzione casuale delle intensità e non ha una forma ben precisa. Sembra strano usare il rumore proprio per eliminare il rumore, ma funziona meglio del tono a frequenza fissa, perché si confonde con la registrazione.
Infatti, una forma di rumore, il dithering, viene applicata nell'audio quando si passa da un master ad alta definizione in un formato di minor qualità proprio perché il rumore è preferibile, e meno fastidioso, di una distorsione dalla frequenza ben precisa, detta alias.
Lo svantaggio nell'usare il rumore, è che questo non viene facilmente compresso e un file abbastanza lungo di rumore richiede più spazio sul dispositivo usato per la riproduzione.
Compositore / produttore cinematografico / autore pubblicato. Laurea in Storia e Critica del Cinema, master di alta formazione, licenza triennale di conservatorio, diploma specialistico di composizione e orchestrazione per musica da film. Amministratore VFX Wizard e direttore della scuola online.