Questo articolo è solo una sintetica anteprima delle nuove feature in After Effects CS6.
Verrà revisionato ed espanso appena la versione CS6 sarà disponibile (maggio 2012).
La più significativa upgrade dai tempi di After Effects 7 Pro
Adobe ha puntato molto sulla release CS6 dei propri prodotti. Sicuramente Photoshop CS6 è il programma che mostra il maggior numero di cambiamenti, ma tutta la Suite è stata aggiornata in modo significativo.
La versione CS5 è stata il trampolino di lancio per l'introduzione di una piattaforma comune a 64 bit e del Mercury Engine, mentre la CS6 costruisce su quelle fondamenta e offre una serie di novità sostanziose, ma anche qualche sorpresa.
After Effects CS6: le novità principali
Dovendo elencare in ordine di importanza le novità della versione CS6, la nuova gestione delle cache è probabilmente il cambiamento più significativo. Ma di certo non il più appetitoso per chi vuole vedere qualcosa di nuovo. Elenchiamo allora le feature più interessanti e... appariscenti.
- Camera Tracking 3D integrato
Lo Warp Stabilizer introdotto nella versione CS5.5 era un indizio abbastanza chiaro: Adobe aveva realizzato un camera tracker basato sul flusso ottico. Lo Warp Stabilizer, sostanzialmente, corrispondeva al pannello di stabilizzazione di software come SynthEyes ma non permetteva (né permette nella CS6) alcun tipo di controllo sui punti da tracciare.
Nella CS6 abbiamo finalmente un Tracker controllabile, che ricostruisce i movimenti della macchina da presa e permette di gestire manualmente se — e come — applicare i dati di tracciamento 3D.
Apparentemente è molto simile a CAMERATRACKER, la plugin di The Foundry che consente di effettuare tracking 3D all'interno di After Effects. Rispetto a CAMERATRACKER e ai software di tracking dedicati come Syntheyes e PF Track, però, il tracker integrato nella CS6 sembra essere più orientato alla facilità d'uso che non alla versatilità (non è possibile tracciare punti specifici, ad esempio).
Questo non è un male, considerato che chiunque abbia bisogno di effettuare tracking sofisticati (ad esempio il match moving di elementi 3D) ricorrerebbe comunque a un tracker esterno.
Resta comunque il fatto che il camera tracking 3D è una funzione indispensabile per il compositing professionale, e averne una versione nativa in After Effects è senz'altro una novità molto gradita.
- Layer 3D in RayTracing
Prima di tutto vale la pena di dire che i Photoshop Live 3D layers (che nel nostro corso After Effects venivano trattati di sfuggita, essendo una tecnologia approssimativa) sono stati rimossi. Seriamente, anche con i trucchi insegnati nel corso After Effects, non erano granchè utili.
Al loro posto arriva una nuova tipologia di Layer: quella in 3D vero. È necessario scegliere quale tipo di rendering si voglia, e se si seleziona il render in RayTracing diventa possibile estrudere nella terza dimensione sia il testo che gli Shape Layer.
Il rendering avviene sia con la CPU che con l'ausilio delle GPU compatibili e tiene conto di riflessioni (anche glossy), rifrazione, mappe di ambiente, ombre e intersezioni. Supporta anche il motion blur 3D (photoreal nel gergo Lightwave, o "distributed raytracing" per usare il nome proprio del brevetto Pixar).
Si tratta senz'altro di una importantissima evoluzione di After Effects, che probabilmente maturerà nella versione CS6.5 visto che attualmente non è possibile selezionare trackmatte o metodi di trasferimento per i Layer calcolati in 3D, cosa che ne restringe l'utilità a sigle in motion graphics e titolazioni.
- Maggior supporto dei 32 bit per canale e delle LUT
Chi ha seguito il corso After Effects sa che i 32 bit per canale e la gestione degli spazi colore sono la più importante caratteristica per un compositing professionale. After Effects ha introdotto con la versione CS4 una buona gestione dei profili colore, ma spesso occorre lavorare con le LUT (ad esempio se si adopera il Cinestyle per Canon Eos di Technicolor).
After Effects CS6 potenzia la gestione delle LUT (che, vale la pena di ricordare, sono alternative all'uso dei profili colore) e soprattutto offre un gran numero di nuovi effetti pienamente compatibili con le modalità 32bpc.
Tra questi, c'è anche il negletto Timewarp che diventa finalmente uno strumento utilizzabile in produzioni ad alta gamma dinamica (senza dover usare HDR Compander e Expander). Vale la pena di ricordare che solo con il Timewarp è possibile ricostruire il motion blur di una ripresa, quindi questo aggiornamento, da solo, porta After Effects in un'altra categoria.
Sono anche incluse le versioni HD dei Cycore Effects (CC) e questo aumenta la profondità in bit anche degli effetti più particolari, riducendo le situazioni nelle quali si evitava di adoperare alcuni effetti per evitare problemi con il flusso di lavoro lineare.
- Nuove maschere con feather regolabile
Non ci sono dubbi che il rotoscoping sia sempre stato il punto debole di After Effects, ma l'introduzione del feather regolabile (cioè della possibilità di sfocare una maschera in modo non uniforme) è un grande passo in avanti. Naturalmente era già possibile con Mocha (...e con tutti gli altri software, da Shake a Nuke) ma poter definire un'area di sfocatura variabile dentro ad After Effects CS6 è decisamente un grande passo avanti.
- Altre novità assortite
C'è un nuovo effetto dedicato alla rimozione del Rolling Shutter. Rispetto allo warp stabilizer, questo non stabilizza la ripresa ma minimizza solo i difetti del rolling shutter, particolarmente evidenti nelle telecamere di oggi, basate ormai sempre su sensori CMOS.È importante ricordare che rimuovere davvero il rolling shutter da una ripresa è impossibile! Non solo in After Effects ma in qualsiasi software. In presenza di movimenti diversi, nessun software può veramente sanare una ripresa. Però per il difetto più comunemente associato al rolling shutter, le linee verticali che si inclinano, è possibile ridurlo.
Mocha per After Effects adesso può (anzi, deve) essere lanciato direttamente da After Effects. Da un certo punto di vista questo è un vantaggio, perché semplifica il lavoro. Da un altro, probabilmente, scontenterà chi è abituato a lavorare con Mocha standard. Le informazioni di tracciamento e le maschere devono comunque essere incollate come in passato dentro ad After Effects.
Da ultimo, è stato rimosso il supporto per i filtri Adobe Pixel Bender. Un vero peccato, dettato probabilmente dallo scarso successo che Pixel Bender ha avuto nell'ecosistema dello sviluppo di plugin di terze parti. Ed è stata rimossa l'esportazione diretta in Encore, una scelta assolutamente condivisibile vista la scomparsa dei supporti fisici come DVD e Blu Ray (senza contare che usare After Effects per fare menu di DVD è davvero triste).
Appuntamento ai primi di maggio per una prova sul campo
La versione CS6 sembra orientare After Effects CS6 verso un territorio nuovo, ben oltre lo strumento di motion graphics e compositing che conosciamo e amiamo. Molti cambiamenti sembrano portare After Effects verso una soluzione per gli effetti speciali 3D con un occhio alla produzione agile.
In particolare, l'integrazione di un camera tracker e dei layer 3D può rendere molto facile il compositing multistrato e la creazione di matte 3D sulle quali proiettare le immagini del girato originale.