Le articolazioni sono i modi con cui possiamo suonare uno strumento e conoscerle è particolarmente importante per chi lavora con virtual instrument e sequencer.
Gran parte del realismo di un brano digitale, non dipende dalla qualità del software (o, più precisamente, della libreria ) che adoperiamo, ma dalla simulazione accurata di una autentica performance.
Che tu sia interessato a come comporre la colonna sonora di un film, piuttosto che un brano classico, non fa differenza. Anche la più costosa library professionale suonerà falsa, o comunque noiosa, se non applichiamo le giuste regole di orchestrazione , e tra queste scegliere l'articolazione appropriata è senz'altro la cosa che può cambiare più drasticamente la qualità del nostro brano.
Prima di vedere cosa siano le articolazioni, teniamo bene a mente che alcune delle articolazioni che vedremo valgono solo per un determinato tipo di strumento.
Il pizzicato, ad esempio, può essere prodotto solo da strumenti a corda come violino, arpa o chitarra. Altre, come lo staccato, sono invece comuni a praticamente tutti gli strumenti.
Questa guida introduttiva è breve. Se vuoi approfondire l'argomento, il grande corso di musica da film contiene decine e decine di ore dedicate all'orchestrazione. Per gli strumenti più importanti include anche esempi video e audio di musicisti che eseguono le articolazioni dal vivo, in modo da capire come replicarle al meglio nel mondo della musica digitale.
Cosa sono in pratica le articolazioni (Articulations) Ascolta questo breve passaggio suonato dal virtual instrument del violino:
Your browser does not support the audio element. Non è una grande esecuzione, vero?
Il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverla è "piatta".
Nessuna espressione, nessun cambiamento nell'esecuzione: ogni nota è suonata allo stesso modo. In questo passaggio non c'è né bellezza né naturalezza ed è facile immaginare che sia suonata da una "macchina".
Adesso ascolta lo stesso passaggio dopo pochi minuti di lavoro:
Your browser does not support the audio element. Va già meglio, non credi?
Le note MIDI sono esattamente le stesse, suonate nello stesso momento dell'esempio precedente e con lo stesso virtual instrument. Eppure ora il brano ha preso vita e suona in modo molto più realistico dell'esempio precedente.
Cos'è cambiato rispetto alla prima versione? Pochi click, in realtà. Ho solo usato più articolazioni diverse invece di affidarmi a quella di default, che è uniforme.
Le articolazioni sono i modi diversi di suonare una nota. Sullo spartito vengono indicate con un segno grafico sopra la nota stessa, in modo che l'esecutore possa subito capire come comportarsi.
Un esempio:
Il punto sopra la nota indica che la nota dovrà essere suonata staccando subito il dito dalla tastiera. È il segno grafico dell'articolazione chiamata "staccato".
Puoi sentirla chiaramente nel secondo esempio nella terza, quarta e quinta nota.
A cosa servono le articolazioni nella pratica Alternare le articolazioni nel corso del brano è importante per due motivi:
Aumenta il realismo del brano L'errore più comune quando si usano dei virtual instrument è quello di scegliere uno strumento e usare lo stesso tipo di articolazione per tutta la durata del brano. Il risultato è una performance di strumenti che suonano solo in legato, o solo in staccato.
Questo nella realtà non avviene praticamente mai, se non per i muscisti alle prime armi. In certi casi è anche fisicamente impossibile: prendiamo un qualunque strumento a fiato ad esempio (una tromba, un flauto, un sax).
Immaginiamo un pezzo di tre minuti composto esclusivamente da note in legato. Nessun musicista reale riuscirebbe a suonare per così tanto tempo senza prendere mai fiato. In questo caso inserire delle pause anche grazie al cambio di articolazione ci aiuterà a non fare della nostra performance un campionato di apnea.
Rende il brano più interessante L'orecchio umano è istintivamente attratto dalla variazione. Ci allarmiamo subito per un rumore sconosciuto, e ci addormentiamo al suono delle ninnenanne.
Nella musica le cose funzionano nello stesso modo: siamo attratti da una melodia nuova che entra in un brano, o da un cambiamento del modo di suonare uno strumento, mentre releghiamo in secondo piano i suoni che si ripetono identici.
Alternare uno staccato a un legato, e sfruttare la gamma dinamica che va dal pianissimo al fortissimo servirà a rendere il brano più accattivante e coinvolgente.
Tipi di articolazioni e strumenti digitali Come detto all'inizio, alcune articolazioni sono possibili solo per certi tipi di strumenti. Il pizzicato, ad esempio: è quel suono breve e delicato che si ottiene pizzicando una corda con la mano.
Questo significa che non troverò quest'articolazione nel virtual instrument della tromba, per esempio, o nelle percussioni, ma solo negli strumenti a corda come violino, arpa o chitarra.
Vediamo quali sono i tipi più comuni di Articulations nelle library di virtual instruments.
Articolazione Legato Si passa da una nota all'altra facendo sentire lo stacco il meno possibile. Il legato è tipico dei passaggi più melodici e dolci. È utilissimo per suonare un motivo come sottofondo a delle immagini: il suono omogeneo, "senza scosse" che se ne ricava tende a mettere la musica in secondo piano, esaltando la parte visiva.
Your browser does not support the audio element. Articolazione Staccato Il contrario del legato. Le note si suonano ben separate l’una dall’altra. Lo staccato è perfetto per la parte ritmica: se la nostra formazione non prevede delle percussioni (che sono lo strumento per eccellenza per dare ritmo a un pezzo) ma solo un pianoforte o un violoncello, possiamo suonare delle note staccate e suggerire in questo modo il ritmo.
Una parte in staccato dà ritmo e vivacità. Basta pensare a colonne sonore come quella di Pirati dei Caraibi, di Hans Zimmer, in cui gli archi (violini, viole, violoncelli, contrabbassi) fanno grande uso dello staccato e aiutano le percussioni a creare quel ritmo così incalzante.
Your browser does not support the audio element. Il trillo Si suona alternando una nota e quella successiva il più velocemente possibile. Nelle library di virtual instrument ci sono in genere due tipi di trillo:
Trillo di semitono Eseguito alternando un tasto con quello più vicino, cioè alla distanza di un semitono. Come Fa e Fa#.Trillo di tono Eseguito alternando due tasti come Fa e Sol, alla distanza di un tono.Your browser does not support the audio element. Nota che nel linguaggio musicale formale il trillo non è un'articolazione: in effetti non indica un modo di suonare una nota.
È piuttosto un abbellimento che, posto su una nota, indica che bisogna suonarne due (ossia la nota di partenza e quella a un tono o semitono di distanza).
Nel linguaggio dei sequencer è messo nello stesso gruppo delle articolazioni perché condivide la stesa funzione di base, quella di dare varietà ed espressività alle note.
Il Crescendo e il Diminuendo: la dinamica Per lo stesso motivo, tra le Articolazioni troveremo campioni di note suonate in piano, pianissimo, in forte e così via. Ma più che articolazioni queste sono indicazioni di Dinamica, cioè servono a indicare non con quale tecnica, ma con quale intensità suonare una nota.
Your browser does not support the audio element. Anche in questo caso, come in quello del Trillo, il linguaggio musicale formale è stato modificato per adattarsi alle esigenze del musicista digitale.
Le articolazioni nelle library di Virtual Instruments Nelle library di virtual instrument le articolazioni disponibili sono elencate appena selezioniamo uno strumento, come in questo esempio:
I Virtual Instrument usati per gli esempi di prima sono della Symphonic Orchestra di East West. Questa figura viene invece da MOTU Symphonic Instrument e illustra bene il tipo di elenco di articolazioni che troviamo nelle librerie.
Come vedi ho selezionato prima la famiglia delle Strings, cioè gli Archi (prima colonna a sinistra), e poi il sottoinsieme dei Violini (seconda colonna a sinistra).
Selezionati i Violini, nell'ultima colonna mi appaiono le articolazioni disponibili per questo specifico strumento. Riconosciamo subito alcune delle articolazioni di cui abbiamo parlato: il pizzicato, il trillo di semitono (half tone), il trillo di tono (tone).
Praticamente tutte le librerie avranno uno sviluppo di questo genere. Al crescere della qualità, cresce anche la complessità e il numero di diverse articolazioni disponibili.
Il numero di articolazioni presenti quindi varierà sia a seconda dello strumento (vero) scelto che in base all'ampiezza, alla varietà, della nostra raccolta di strumenti virtuali.
Come scegliere l'articolazione Se non abbiamo un'educazione musicale formale potremmo essere intimoriti dalla quantità di articolazioni a disposizione per ciascuno strumento.
Quali campioni dobbiamo scegliere per suonare una nota?
Niente paura: il metodo migliore, comune a musicisti e non, è quello di farsi guidare dall'orecchio.
Facciamo un giro tra le articolazioni che abbiamo, ascoltiamole, e poi iniziamo a sperimentare. Il gusto, l'istinto, ci orienterà nella scelta di quale articolazione è più adatta per una singola nota o per un intero passaggio musicale.
Così, anche procedendo per esperimenti, potremo arrivare a una versione del brano che sia insieme varia e naturale. Più esperimenti facciamo, naturalmente, più acquisiamo esperienza. Presto diventerà istintivo sapere che tipo di articolazione si adatta meglio alle emozioni musicali che vogliamo esprimere.
Naturalmente, se vogliamo risparmiare tempo e avere la sicurezza di fare sempre un lavoro professionale, l'alternativa c'è: studiare gli strumenti .
Le lezioni di orchestrazione del Master di Musica da Film, per esempio a partire dall'orchestrazione degli archi , sono la più ampia guida mai realizzata in lingua italiana e possono essere applicate a qualsiasi genere di musica.
Compositore / produttore cinematografico / autore pubblicato. Laurea in Storia e Critica del Cinema, master di alta formazione, licenza triennale di conservatorio, diploma specialistico di composizione e orchestrazione per musica da film. Amministratore VFX Wizard e direttore della scuola online.